Moltissimi sportivi, durante la propria attività sportiva agonistica o amatoriale, incorrono in questo disturbo molto spesso sottovalutato nella fase iniziale, perchè, nella prima fase, la comparsa dei primi sintomi, permette di continuare a svolgere la propria attività, spesso per consigli errati o trascuratezza della situazione l’atleta insiste nell’attività provocando spesso una situazione infiammatoria grave. Nella maggior parte dei casi, la pubalgia rientra tra le “patologie da sovraccarico”, la cui origine si fa risalire a una serie di microtraumi ripetuti nel tempo che possono creare danni a livello dei punti di inserzione sull’osso pubico di diversi muscoli, tra cui addominali e adduttori. In pratica, si tratta di un dolore muscolo-tendineo (mioentesite) che riguarda diversi gradi di lesione dei muscoli della zona frontale e bassa dell’addome e della sinfisi pubica (articolazione fra le due ossa pubiche)».
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